«Il commissario Bordelli, un antieroe disilluso ma assolutamente autentico nelle ragioni del suo esistere. Un uomo che riconosci come vero e che non è facile dimenticare.»
Andrea Camilleri
«Ci piace, il commissario Bordelli, per quel clima nostalgico da ’come eravamo’, per un’attenzione, che ci ricorda i libri di Pratolini, all’esistenza e ai ritratti della gente comune... un poliziotto che ha qualcosa di chandleriano.»
Giovanni Pacchiano
Due cimiteri di Firenze, due tombe con lo stesso nome, la stessa data di nascita ma una diversa data di morte. Come è possibile che Antonio Samsa sia deceduto due volte? Quale segreto si nasconde dietro a quella strana faccenda scoperta per caso? Il commissario Bordelli affronta una delle sue indagini più singolari, scoperchiando una vecchia storia seppellita dal tempo.
«C’è un nuovo sceriffo in città. Il commissario Bordelli, con la sua sanguigna umanità tutta italiana e tutta toscana, si inserisce oggi nella grande tradizione dei De Vincenzi e dei Duca Lamberti: poliziotti complessi e tormentati che raccontano un’Italia ingenua e cattiva che ancora non sapeva di essere così noir.»
Carlo Lucarelli
«...Una tormentata figura di investigatore e un’Italia meno cinica ma non meno cattiva di oggi.»
Corrado Augias, Il Venerdì di Repubblica
«Bordelli, il commissario più amato da Camilleri dopo il suo Montalbano.»
Il Piccolo
Andrea Camilleri
«Ci piace, il commissario Bordelli, per quel clima nostalgico da ’come eravamo’, per un’attenzione, che ci ricorda i libri di Pratolini, all’esistenza e ai ritratti della gente comune... un poliziotto che ha qualcosa di chandleriano.»
Giovanni Pacchiano
Due cimiteri di Firenze, due tombe con lo stesso nome, la stessa data di nascita ma una diversa data di morte. Come è possibile che Antonio Samsa sia deceduto due volte? Quale segreto si nasconde dietro a quella strana faccenda scoperta per caso? Il commissario Bordelli affronta una delle sue indagini più singolari, scoperchiando una vecchia storia seppellita dal tempo.
«C’è un nuovo sceriffo in città. Il commissario Bordelli, con la sua sanguigna umanità tutta italiana e tutta toscana, si inserisce oggi nella grande tradizione dei De Vincenzi e dei Duca Lamberti: poliziotti complessi e tormentati che raccontano un’Italia ingenua e cattiva che ancora non sapeva di essere così noir.»
Carlo Lucarelli
«...Una tormentata figura di investigatore e un’Italia meno cinica ma non meno cattiva di oggi.»
Corrado Augias, Il Venerdì di Repubblica
«Bordelli, il commissario più amato da Camilleri dopo il suo Montalbano.»
Il Piccolo