C'è qualcosa di strano, di paradossale, nell'amore. L'amore è esperienza di tutti. Eppure quando si è innamorati si pensa di essere le sole persone al mondo a essere toccate dalle sue ali celestiali. L'amore è strettamente connesso alla riproduzione della specie, e dunque alla biologia, ma è anche totalmente culturale: infatti ha una storia, che emerge dalle modalità con cui, nelle diverse epoche, viene rappresentato. E anche se non ci piace ammetterlo, il modo in cui amiamo è plasmato dallo spirito del tempo.
Ecco quindi che riflettere sulla genesi, sulla funzione e sull'evoluzione dell'amore può aiutare a ridargli un senso e a viverlo quindi con maggiore consapevolezza, evitando di esserne solo travolti: può farci capire che il nostro amore ha un aspetto individuale, legato all'esperienza soggettiva, e un aspetto sociale, connesso alle narrazioni, ai ruoli e ai valori che ogni epoca assegna a questo sentimento.
Per saperne di più su questa "follia", il nuovo libro di Vera Slepoj propone una lettura che affronta la sua storia, la sua mitologia, la sua psicologia e il suo status attuale: da Platone a Casanova, da Freud alle teorie psicologiche più recenti, dall'amor cortese alle chat su Internet. Per imparare a conoscere i meccanismi profondi del cuore e ad avere finalmente sentimenti sani.