Per leggere questo libro hai bisogno di un pizzico di apertura e di qualcosa che solo tu possiedi, te stessa. L’autore non è uno psicologo, è solo una persona che parla da sempre con le donne e che conosce molto bene alcune delle loro dinamiche. In più si interessa da sempre di mitologia e simboli, per questa ragione ha cercato di collegare gli atteggiamenti che ha visto per molte volte alle divinità che da sempre sono sue amiche.
Esistono libri molto più colti sull’argomento (quello della psicologa americana Bolen ad esempio), questo però credo abbia qualcosa di diverso. Partendo da un’esperienza diretta, racconta le donne come sono adesso, non le mette su un piedistallo, non le distrugge, le spiega, forse le giustifica, le ama sicuramente. In altri libri sono analizzate solo alcune dee, quelle più famose, nel caso di Donne senza Dee le dee descritte e riportate al presente sono 13 sono quindi spiegate molte nuove/vecchie sfaccettature del femminile.
Il circolo dei simboli femminili pare dalle sposemadri e arriva alle figlie. Le donne dee nelle quali ti puoi specchiare possono essere collegate a te solo temporaneamente oppure appartenerti nel profondo per sempre. Se desideri un aiuto per identificare quali ti appartengono, scrivimi dopo aver letto il libro matteo@matteopavesi.it
Non deve sembrare strano che sia un uomo a parlare delle dee. Una donna può essere troppo coinvolta nel raccontare le loro gesta, troverebbe pezzi della sua storia personale e questo quando accade, la allontanerebbe dal necessario senso della misura.Un uomo parla delle dee in modo differente da una donna senza che questo punto di vista sia sostitutivo o in competizione con l’altro. Un uomo che conosce bene le donne vede alcune dinamiche che a volte una donna che parla con le donne non vede. Ecco le categorie nelle quali sono state inserite le donne dee.
Ti ricordo infine che questo lavoro non vuole essere in alcun modo esaustivo ma solo un punto di partenza per la riscoperta di un femminile dimenticato.
DEE SPOSE MADRI
GEA
REA
ERA
DEE SACERDOTESSE
METI
TEMI
ECATE
DEE VERGINI
ESTIA
ATENA
ARTEMIDE
DEE MADRI
MAIA
DEMETRA
DEE SPOSE
AFRODITE
PERSEFONE
Esistono libri molto più colti sull’argomento (quello della psicologa americana Bolen ad esempio), questo però credo abbia qualcosa di diverso. Partendo da un’esperienza diretta, racconta le donne come sono adesso, non le mette su un piedistallo, non le distrugge, le spiega, forse le giustifica, le ama sicuramente. In altri libri sono analizzate solo alcune dee, quelle più famose, nel caso di Donne senza Dee le dee descritte e riportate al presente sono 13 sono quindi spiegate molte nuove/vecchie sfaccettature del femminile.
Il circolo dei simboli femminili pare dalle sposemadri e arriva alle figlie. Le donne dee nelle quali ti puoi specchiare possono essere collegate a te solo temporaneamente oppure appartenerti nel profondo per sempre. Se desideri un aiuto per identificare quali ti appartengono, scrivimi dopo aver letto il libro matteo@matteopavesi.it
Non deve sembrare strano che sia un uomo a parlare delle dee. Una donna può essere troppo coinvolta nel raccontare le loro gesta, troverebbe pezzi della sua storia personale e questo quando accade, la allontanerebbe dal necessario senso della misura.Un uomo parla delle dee in modo differente da una donna senza che questo punto di vista sia sostitutivo o in competizione con l’altro. Un uomo che conosce bene le donne vede alcune dinamiche che a volte una donna che parla con le donne non vede. Ecco le categorie nelle quali sono state inserite le donne dee.
Ti ricordo infine che questo lavoro non vuole essere in alcun modo esaustivo ma solo un punto di partenza per la riscoperta di un femminile dimenticato.
DEE SPOSE MADRI
GEA
REA
ERA
DEE SACERDOTESSE
METI
TEMI
ECATE
DEE VERGINI
ESTIA
ATENA
ARTEMIDE
DEE MADRI
MAIA
DEMETRA
DEE SPOSE
AFRODITE
PERSEFONE
