Più che un romanzo sull’educazione sentimentale e morale di un giovane sconsiderato o sulle grandi speranze, appunto, della società vittoriana, quest’opera è un grande affresco visionario che attinge alla realtà notturna.
È l’opposto della fiaba, che prende la realtà e la trasforma in leggenda. Qui Dickens, al contrario, prende le fiabe e le adatta alla realtà sua contemporanea. Il risultato non è un romanzo di impianto morale o sociale, umoristico o satirico, bensì favoloso. Le avventure di Pip, il protagonista, si svolgono nei luoghi deputati alla fiaba: la palude, la nave dei pirati, la prigione, l’antro della strega, la tana dell’orco, il castello fatato. Si tratta di una ragnatela di immagini oniriche grottescamente e grandiosamente adattate alla realtà.
È l’opposto della fiaba, che prende la realtà e la trasforma in leggenda. Qui Dickens, al contrario, prende le fiabe e le adatta alla realtà sua contemporanea. Il risultato non è un romanzo di impianto morale o sociale, umoristico o satirico, bensì favoloso. Le avventure di Pip, il protagonista, si svolgono nei luoghi deputati alla fiaba: la palude, la nave dei pirati, la prigione, l’antro della strega, la tana dell’orco, il castello fatato. Si tratta di una ragnatela di immagini oniriche grottescamente e grandiosamente adattate alla realtà.