"Aedi, bardi e poeti, cantori, trovatori e vati" è un'antologia divisa in più volumi [gli altri volumi sono ancora in fase di pubblicazione] che cerca di ripercorrere il cammino e l'evoluzione della poesia da un punto innanzitutto italianocentrico e in secondo luogo europeo-occidentale.
Questo volume focalizza l'attenzione sulla Poesia Occitana e Italiana e si basa sulle opere di vari autori del XII, XIII e XIV secolo, fra cui Bernart de Ventadorn, Jaufré Rudel, Folquet de Marselha, Raimbaut de Vaqueiras, Giacomo da Lentini, Guittone d'Arezzo, Guido Guinizzelli, Guido Cavalcanti, Cecco Angiolieri, Dante Alighieri, Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio, curata da Wirton Arvel.
I testi dei trovatori occitani sono riportati in versione bilingue con testo a fronte, in occitano e italiano.
"Ho il cuore talmente colmo di gioia,
che tutto per me si trasforma:
un fiore bianco, rosso e giallo,
mi pare il gelo
e anche con il vento e la pioggia
cresce il mio buon umore;
per cui il mio canto s’eleva e s’esalta
e migliora il mio talento.
Ho nel cuore talmente tanto amore
gioia e dolcezza,
che il gelo mi sembra un fiore,
e la neve verzura."
[Tant ai mo cor ple de joya,
tot me desnatura.
Flor blancha, vermelh' e groya
me par la frejura,
c'ab lo ven et ab la ploya
me creis l'aventura,
per que mos chans mont’e poya
e mos pretz melhura.
Tan ai al cor d'amor,
de joi e de doussor,
per que·l gels me sembla flor
e la neus verdura.]
~ Bernart de Ventadorn
http://smarturl.it/Kentauron
Questo volume focalizza l'attenzione sulla Poesia Occitana e Italiana e si basa sulle opere di vari autori del XII, XIII e XIV secolo, fra cui Bernart de Ventadorn, Jaufré Rudel, Folquet de Marselha, Raimbaut de Vaqueiras, Giacomo da Lentini, Guittone d'Arezzo, Guido Guinizzelli, Guido Cavalcanti, Cecco Angiolieri, Dante Alighieri, Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio, curata da Wirton Arvel.
I testi dei trovatori occitani sono riportati in versione bilingue con testo a fronte, in occitano e italiano.
"Ho il cuore talmente colmo di gioia,
che tutto per me si trasforma:
un fiore bianco, rosso e giallo,
mi pare il gelo
e anche con il vento e la pioggia
cresce il mio buon umore;
per cui il mio canto s’eleva e s’esalta
e migliora il mio talento.
Ho nel cuore talmente tanto amore
gioia e dolcezza,
che il gelo mi sembra un fiore,
e la neve verzura."
[Tant ai mo cor ple de joya,
tot me desnatura.
Flor blancha, vermelh' e groya
me par la frejura,
c'ab lo ven et ab la ploya
me creis l'aventura,
per que mos chans mont’e poya
e mos pretz melhura.
Tan ai al cor d'amor,
de joi e de doussor,
per que·l gels me sembla flor
e la neus verdura.]
~ Bernart de Ventadorn
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