Il libro da cui è stata tratta la fiction in onda su Rai1.
PREMIO SELEZIONE BANCARELLA 2014.
Albert Espinosa ha compiuto un miracolo: malato di cancro per dieci anni, è riuscito a guarire, trasformando il male in una grande esperienza. A guardarlo è lui stesso miracoloso, capace di comunicare, di contaminare gli altri con la propria vitalità. Albert Espinosa racconta in questo libro esemplare la propria giovinezza segnata dal tumore: più di un diario, più di una testimonianza, è una raccolta di tutto ciò che la sua condizione gli ha insegnato. E non c’è niente di astratto o dolente in queste pagine, ma la semplice volontà di mettere in pratica tutta la bellezza di quelle ‘lezioni’, che non a caso vengono chiamate ‘scoperte’: la scoperta che perdere una parte di sé non è una sottrazione di vita, ma l’occasione per guadagnarne di più. «Albert parla di un mondo alla portata di tutti, che ha il colore del sole: il mondo giallo. Un posto caldo, dove i baci possono durare dieci minuti, dove gli sconosciuti possono diventare i tuoi più grandi alleati, dove l’affetto è un gesto quotidiano come quello di comprare il pane, dove la paura perde significato, dove la morte non è una cosa che succede agli altri, dove la vita è il bene più prezioso. Lunga vita ad Albert!»
PREMIO SELEZIONE BANCARELLA 2014.
Albert Espinosa ha compiuto un miracolo: malato di cancro per dieci anni, è riuscito a guarire, trasformando il male in una grande esperienza. A guardarlo è lui stesso miracoloso, capace di comunicare, di contaminare gli altri con la propria vitalità. Albert Espinosa racconta in questo libro esemplare la propria giovinezza segnata dal tumore: più di un diario, più di una testimonianza, è una raccolta di tutto ciò che la sua condizione gli ha insegnato. E non c’è niente di astratto o dolente in queste pagine, ma la semplice volontà di mettere in pratica tutta la bellezza di quelle ‘lezioni’, che non a caso vengono chiamate ‘scoperte’: la scoperta che perdere una parte di sé non è una sottrazione di vita, ma l’occasione per guadagnarne di più. «Albert parla di un mondo alla portata di tutti, che ha il colore del sole: il mondo giallo. Un posto caldo, dove i baci possono durare dieci minuti, dove gli sconosciuti possono diventare i tuoi più grandi alleati, dove l’affetto è un gesto quotidiano come quello di comprare il pane, dove la paura perde significato, dove la morte non è una cosa che succede agli altri, dove la vita è il bene più prezioso. Lunga vita ad Albert!»