È il 23 aprile – data di nascita di Shakespeare – e le gemelle Dora e Nora, attrici e ballerine di seconda categoria, si apprestano a festeggiare i loro settantacinque anni. Suonano alla porta: su un cartoncino bianco arriva l’invito alla festa del padre, il celebre attore Melchior Hazard, che nello stesso giorno di anni ne compie cento, e che di riconoscerle non ne ha mai voluto sapere. C’è da decidere cosa indossare!
Così si apre Figlie sagge, la storia di due donne libere ed eternamente giovani che, nate nel lato sbagliato della città, quello più misero, sono sempre state attratte dal bagliore del mondo dello spettacolo. Dall’infanzia anticonvenzionale, alla strampalata carriera, fino ai vibranti settant’anni, la vita delle due gemelle è un susseguirsi di episodi grotteschi: fra identità scambiate, fidanzati presi in prestito, spettacoli improvvisati e feste che culminano in incendi, quello di Dora e Nora è un mondo dove le regole non sono ammesse e la spregiudicatezza regna sovrana. Un mondo popolato di personaggi improbabili, con l’ingombrante presenza di una bizzarra famiglia allargata: una compagine di teatranti dalle alterne fortune, in cui le coppie di gemelli si moltiplicano in maniera inestricabile e spesso incestuosa. Un romanzo dalle mille sfaccettature: un libro intriso di grande letteratura, di amore per l’arte e di un senso dell’umorismo pungente, un’ardita provocazione contro il tabù sessuale e la distinzione fra legittimo e illegittimo, ma soprattutto un inno alla spensieratezza, al piacere, alla gioia di vivere.
«Un libro davvero divertente».
Salman Rushdie
«A parità di eccellenze, esistono scrittrici inconsapevoli del loro valore e a distanza di sicurezza da ciò che fanno: altrimenti non potrebbero scrivere. Lucia Berlin, Anna Maria Ortese sono di questa natura qui. Ma poi esistono le scrittrici consapevoli, che dominano la pagina offrendola al lettore senza alcuna distanza, come se la concedessero, e sicure al cento per cento del loro indubbio talento.
È il caso di Elsa Morante come di Alice Munro, come di Angela Carter. Grande letteratura».
Valeria Parrella
«Talentuosa e fantasiosa scrittrice. L’immaginazione di Angela Carter non ha confini. Ricorda Orlando di Virginia Woolf».
Joyce Carol Oates
«Una scrittrice raffinata dallo stile bizzarro, originale, barocco».
Margaret Atwood
Così si apre Figlie sagge, la storia di due donne libere ed eternamente giovani che, nate nel lato sbagliato della città, quello più misero, sono sempre state attratte dal bagliore del mondo dello spettacolo. Dall’infanzia anticonvenzionale, alla strampalata carriera, fino ai vibranti settant’anni, la vita delle due gemelle è un susseguirsi di episodi grotteschi: fra identità scambiate, fidanzati presi in prestito, spettacoli improvvisati e feste che culminano in incendi, quello di Dora e Nora è un mondo dove le regole non sono ammesse e la spregiudicatezza regna sovrana. Un mondo popolato di personaggi improbabili, con l’ingombrante presenza di una bizzarra famiglia allargata: una compagine di teatranti dalle alterne fortune, in cui le coppie di gemelli si moltiplicano in maniera inestricabile e spesso incestuosa. Un romanzo dalle mille sfaccettature: un libro intriso di grande letteratura, di amore per l’arte e di un senso dell’umorismo pungente, un’ardita provocazione contro il tabù sessuale e la distinzione fra legittimo e illegittimo, ma soprattutto un inno alla spensieratezza, al piacere, alla gioia di vivere.
«Un libro davvero divertente».
Salman Rushdie
«A parità di eccellenze, esistono scrittrici inconsapevoli del loro valore e a distanza di sicurezza da ciò che fanno: altrimenti non potrebbero scrivere. Lucia Berlin, Anna Maria Ortese sono di questa natura qui. Ma poi esistono le scrittrici consapevoli, che dominano la pagina offrendola al lettore senza alcuna distanza, come se la concedessero, e sicure al cento per cento del loro indubbio talento.
È il caso di Elsa Morante come di Alice Munro, come di Angela Carter. Grande letteratura».
Valeria Parrella
«Talentuosa e fantasiosa scrittrice. L’immaginazione di Angela Carter non ha confini. Ricorda Orlando di Virginia Woolf».
Joyce Carol Oates
«Una scrittrice raffinata dallo stile bizzarro, originale, barocco».
Margaret Atwood