L'archeologa svedese Louise Cantor decide di prendere una pausa dai suoi scavi in Grecia per partecipare a un convegno di studi in Svezia e per fare visita al figlio Henrik a Stoccolma, che da qualche tempo non risponde alle telefonate. Ma quando entra nel suo appartamento lo trova senza vita riverso sul letto. Tutto sembra indicare il suicidio, a cominciare dalle tracce di sedativi rinvenute nel sangue. Louise, tuttavia, si rifiuta di credere a questa ipotesi e intraprende un'indagine personale che la porta a scoprire aspetti del figlio che le erano sconosciuti. Rimane letteralmente sconvolta quando fra le sue carte ritrova un minuzioso dossier sulla presunta sparizione del cervello del presidente Kennedy. Decisa a far luce sul mistero che circonda la morte del ragazzo, la donna ne seguirà le tracce fino in Africa, e dovrà lottare per aprirsi un varco in un mondo abbrutito dalla miseria, dalle malattie e dalla corruzione. Ben presto Louise capirà che quello in cui il figlio era stato preso è un cerchio di delitti e di morte. Lo stesso che ora si sta chiudendo intorno a lei...
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