Nel VII centenario della morte di Angela da Foligno, si propone una nuova edizione della traduzione de Il Libro di Angela da Foligno. È l'occasione per permettere ai lettori di ripercorrere il singolare itinerario di una laica - sposa e madre, poi vedova e senza figli e, infine, terziaria francescana -, dalla conversione alle più alte vette della mistica e invogliarli a conoscere i luoghi che la videro operare.
ESTRATTO DALLA PRIMA PARTE
Il Libro, che qui presentiamo, si compone di tre parti.
La prima è costituita dal "memoriale" di frate A. Contiene, racchiusa in trenta "passi", l'esperienza di Angela che va dalla conversione — verso il 1285 — alla sua visione di Dio, dopo essere stata liberata da ogni tenebra — verso il 1296. È la parte più importante del Libro, costituita dalle rivelazioni di Angela che frate A. venne raccogliendo con il proposito di sottoporre in seguito lo scritto a un maestro, che avrebbe dovuto giudicare l'ortodossia dell esperienza mistica di Angela. A mano a mano che la stesura procedeva, sia frate A. sia Angela dovettero constatare che, iniziata in modo apparentemente fortuito, essa rientrava in un preciso disegno di Dio, che in una rivelazione si fece garante ad Angela della verità di quanto era stato in essa riportato.
La seconda parte, oltre a relazioni su esperienze mistiche posteriori al 1296, comprende lettere, note ed esortazioni spirituali che Angela rivolge ai suoispirituali che si son venuti raccogliendo intorno a lei. È una chiara testimonianza del magistero di Angela. Tali scritti per buona parte non sono stati redatti da frate A., ma da altri figli rituali rimasti anonimi.
Il magistero di Angela supera confini ristretti della sua famiglia spirituale di allora e si estende a tutta la Chiesa. La concezione cristocentrica -propria della spiritualità francescana, di cui Angela è un'eco fedele - e ancor più la sapienza che informa i suoi consigli spirituali, fanno di Angela non soltanto la "maestra dei teologi", ma anche e soprattutto la maestra dei cristiani che possono apprendere anche dall'esperienza di lei la via della Croce e dell'Amore.
La terza parte del Libro raccoglie gli scritti che riguardano gli ultimi anni di vita di Angela, il suo "testamento spirituale" e la narrazione del suo transito avvenuto il 4 gennaio 1309.
La storia spirituale comincia il giorno in cui Angela comprende che il Figlio di Dio è l'Amore che si è fatto Uomo, accettando la Croce, per amore, e che il cristiano è l'uomo che dà una risposta d'amore a quest'Amore, diventando anche lui Amore. «Che Dio ami l'anima — dice — e che egli stesso sia l'amore dell'anima, fu lui stesso a spiegarmelo con viva ragione, attraverso il suo avvento e la sua Croce, egli ch'era così grande. E spiegava lui stesso tutto, ossia la sua venuta tra noi, e la sua passione sulla Croce. E come egli fosse così grande. E con viva ragione mostrava tali cose, dicendo poi: "Guarda se in me vi è altro che amore". Poi mi fece capire innanzi tutto chi era colui che l'aveva mandato e quale era lo scopo della sua venuta, e mi mise a parte della sua infinita grandezza, e mi svelò, fatto dopo fatto, il mistero della sua passione e della sua Croce e tutte le cose che ho detto». Ma, per diventare Amore anche noi, dobbiamo trasformarci in Cristo, perché Cristo è «[...] la via che conduce attraverso l'amore a Dio e in Dio». Ci trasformiamo in lui, se ci facciamo uno con la sua vita e con la sua Croce, se ci facciamo uno con questo Dio e Uomo suppliziato.
È la "teologia della Croce" di Angela da Foligno. Ma va chiarito e precisato che alla base di essa c'è l'amore. La strada della perfezione, il processo di trasformazione dell'anima in Cristo non è per Angela qualcosa di negativo, di imposto: nasce da un atto d'amore, è la nostra risposta d'amore a Dio. È un cammino duro e difficile, ma l'amore che lo sostiene lo rende leggero e spedito.. la Croce è accettata con il cuore ricolmo di gratitudine ed ogni pena e dolore che Dio permette, o che noi volontariamen
ESTRATTO DALLA PRIMA PARTE
Il Libro, che qui presentiamo, si compone di tre parti.
La prima è costituita dal "memoriale" di frate A. Contiene, racchiusa in trenta "passi", l'esperienza di Angela che va dalla conversione — verso il 1285 — alla sua visione di Dio, dopo essere stata liberata da ogni tenebra — verso il 1296. È la parte più importante del Libro, costituita dalle rivelazioni di Angela che frate A. venne raccogliendo con il proposito di sottoporre in seguito lo scritto a un maestro, che avrebbe dovuto giudicare l'ortodossia dell esperienza mistica di Angela. A mano a mano che la stesura procedeva, sia frate A. sia Angela dovettero constatare che, iniziata in modo apparentemente fortuito, essa rientrava in un preciso disegno di Dio, che in una rivelazione si fece garante ad Angela della verità di quanto era stato in essa riportato.
La seconda parte, oltre a relazioni su esperienze mistiche posteriori al 1296, comprende lettere, note ed esortazioni spirituali che Angela rivolge ai suoispirituali che si son venuti raccogliendo intorno a lei. È una chiara testimonianza del magistero di Angela. Tali scritti per buona parte non sono stati redatti da frate A., ma da altri figli rituali rimasti anonimi.
Il magistero di Angela supera confini ristretti della sua famiglia spirituale di allora e si estende a tutta la Chiesa. La concezione cristocentrica -propria della spiritualità francescana, di cui Angela è un'eco fedele - e ancor più la sapienza che informa i suoi consigli spirituali, fanno di Angela non soltanto la "maestra dei teologi", ma anche e soprattutto la maestra dei cristiani che possono apprendere anche dall'esperienza di lei la via della Croce e dell'Amore.
La terza parte del Libro raccoglie gli scritti che riguardano gli ultimi anni di vita di Angela, il suo "testamento spirituale" e la narrazione del suo transito avvenuto il 4 gennaio 1309.
La storia spirituale comincia il giorno in cui Angela comprende che il Figlio di Dio è l'Amore che si è fatto Uomo, accettando la Croce, per amore, e che il cristiano è l'uomo che dà una risposta d'amore a quest'Amore, diventando anche lui Amore. «Che Dio ami l'anima — dice — e che egli stesso sia l'amore dell'anima, fu lui stesso a spiegarmelo con viva ragione, attraverso il suo avvento e la sua Croce, egli ch'era così grande. E spiegava lui stesso tutto, ossia la sua venuta tra noi, e la sua passione sulla Croce. E come egli fosse così grande. E con viva ragione mostrava tali cose, dicendo poi: "Guarda se in me vi è altro che amore". Poi mi fece capire innanzi tutto chi era colui che l'aveva mandato e quale era lo scopo della sua venuta, e mi mise a parte della sua infinita grandezza, e mi svelò, fatto dopo fatto, il mistero della sua passione e della sua Croce e tutte le cose che ho detto». Ma, per diventare Amore anche noi, dobbiamo trasformarci in Cristo, perché Cristo è «[...] la via che conduce attraverso l'amore a Dio e in Dio». Ci trasformiamo in lui, se ci facciamo uno con la sua vita e con la sua Croce, se ci facciamo uno con questo Dio e Uomo suppliziato.
È la "teologia della Croce" di Angela da Foligno. Ma va chiarito e precisato che alla base di essa c'è l'amore. La strada della perfezione, il processo di trasformazione dell'anima in Cristo non è per Angela qualcosa di negativo, di imposto: nasce da un atto d'amore, è la nostra risposta d'amore a Dio. È un cammino duro e difficile, ma l'amore che lo sostiene lo rende leggero e spedito.. la Croce è accettata con il cuore ricolmo di gratitudine ed ogni pena e dolore che Dio permette, o che noi volontariamen