«Una mattina… mi son svegliato… mi son svegliato prestissimo! A mezzogiorno stavo già in piedi! Qualcosa non andava. Ho fatto subito le analisi e il medico mi ha detto:
“Brignano, il colesterolo è nella norma, ma lei ha globuli rossi, bianchi e… una montagna di globuli verdi!”
«“Troppa cicoria ripassata?”
«“Macché. Significa che è italiano!”
«Ma come? Io mangio giapponese, vesto francese, bevo birra tedesca, vedo film americani… Guarirò?
«“Lei è abituato a vedere solo il peggio del nostro Paese, Brignano. Deve imparare a vedere il meglio!”
«Il meglio d’ Italia… ma c’è? Certo che c’è! Per esempio sprizziamo arte da tutti i porti! Abbiamo il cinquanta per cento del patrimonio artistico del pianeta (anche se più del trenta per cento sta a casa dei tombaroli), siamo il Paese che ha dato i natali a Giotto!
Quanti Natali abbiamo dato a Giotto? Circa settanta, che poi non sapeva mai con chi passarli, ’sti Natali… Vantiamo geni come Michelangelo che, per quattro anni, stette sdraiato a venti metri da terra per affrescare la Sistina: la mattina si alzava pieno di dolori per l’artrosi, faceva pietà, la famosa Pietà di Michelangelo; e Leonardo, che ha disegnato il prototipo del sottomarino molto prima dei Beatles! E i nostri poeti? I nostri scrittori? Quanto hanno scritto? Tanto… Troppo, hanno scritto! E ancora, ci siamo superati nella musica, nella moda, nello sport, nel design, nella cucina: altro che nouvelle cuisine e omelette avec les pommes de terre, che poi sarebbe la frittata co’ le patate!»
In questo suo nuovo libro, come sempre esilarante, Enrico Brignano unisce due ingredienti formidabili: la sua irresistibile verve comica e una passione, seria (sì!) e profonda, per il nostro Paese. Eccolo quindi passare in rassegna i momenti storici, i personaggi, le idee, le invenzioni… strappandoci le risate ma anche rendendoci fieri di essere italiani. Anche se abbiamo duemila bilioni di euro di debito («Che poi, questo debito, con chi ce l ’abbiamo? Si facesse avanti, questo signore!»), i migliori scienziati in fuga (i famosi cervelli migratori) e due personaggi “fiabeschi” come il Cavaliere di Hardcore e Umberto da Cassano…
“Brignano, il colesterolo è nella norma, ma lei ha globuli rossi, bianchi e… una montagna di globuli verdi!”
«“Troppa cicoria ripassata?”
«“Macché. Significa che è italiano!”
«Ma come? Io mangio giapponese, vesto francese, bevo birra tedesca, vedo film americani… Guarirò?
«“Lei è abituato a vedere solo il peggio del nostro Paese, Brignano. Deve imparare a vedere il meglio!”
«Il meglio d’ Italia… ma c’è? Certo che c’è! Per esempio sprizziamo arte da tutti i porti! Abbiamo il cinquanta per cento del patrimonio artistico del pianeta (anche se più del trenta per cento sta a casa dei tombaroli), siamo il Paese che ha dato i natali a Giotto!
Quanti Natali abbiamo dato a Giotto? Circa settanta, che poi non sapeva mai con chi passarli, ’sti Natali… Vantiamo geni come Michelangelo che, per quattro anni, stette sdraiato a venti metri da terra per affrescare la Sistina: la mattina si alzava pieno di dolori per l’artrosi, faceva pietà, la famosa Pietà di Michelangelo; e Leonardo, che ha disegnato il prototipo del sottomarino molto prima dei Beatles! E i nostri poeti? I nostri scrittori? Quanto hanno scritto? Tanto… Troppo, hanno scritto! E ancora, ci siamo superati nella musica, nella moda, nello sport, nel design, nella cucina: altro che nouvelle cuisine e omelette avec les pommes de terre, che poi sarebbe la frittata co’ le patate!»
In questo suo nuovo libro, come sempre esilarante, Enrico Brignano unisce due ingredienti formidabili: la sua irresistibile verve comica e una passione, seria (sì!) e profonda, per il nostro Paese. Eccolo quindi passare in rassegna i momenti storici, i personaggi, le idee, le invenzioni… strappandoci le risate ma anche rendendoci fieri di essere italiani. Anche se abbiamo duemila bilioni di euro di debito («Che poi, questo debito, con chi ce l ’abbiamo? Si facesse avanti, questo signore!»), i migliori scienziati in fuga (i famosi cervelli migratori) e due personaggi “fiabeschi” come il Cavaliere di Hardcore e Umberto da Cassano…