Nel corso di questi anni David Grossman, cittadino israeliano e padre di famiglia prima ancora che scrittore letto e amato in tutto il mondo, ha raccontato sulle pagine dei più importanti quotidiani europei e americani la tragedia di due popoli ormai abituati a vivere all'ombra della morte, pronti ad accogliere in ogni momento la notizia di un attentato, della perdita dei propri cari, dello scoppio di una nuova guerra: uno stato di conflitto così profondo e radicato nella vita quotidiana che nessuno sembra più in grado di uscire dalla terribile logica della vendetta. In una situazione che appare senza sbocchi, gli scritti di Grossman cercano di indicare ad arabi ed ebrei quella che sembra l'unica strada percorribile per raggiungere la pace: il dialogo, l'incontro, il riconoscimento del diritto dell'altro. Perché la pace invocata da Grossman non è solo il semplice rifiuto di ogni forma di ricorso alla forza e alla violenza: è l'unica conclusione possibile di una guerra che nessuno può vincere.
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