Nella grande Russia del secondo Ottocento, sotto il regno dello zar Nicola II, una tigre sconvolge i giorni degli uomini, ne fa strage. Da Mosca a Pietroburgo è solo razzia e morte. Tale è il pericolo che lo zar decide di mettere una taglia sull’animale, promettendouna ricompensa a chi riuscirà a ucciderlo.Ivan, giovane ambizioso e squattrinato, raccoglie la sfida e si mette sulle tracce del felino:una caccia programmata con metodo, comese l’obiettivo fosse il più efferato degli assassini umani. Ivan esplora i paesi, vuol sapere tutto delle abitudini della tigre, se le fa raccontare minuziosamente, entra nella mente del nemico come un moderno profiler. E finalmentela affronta. Dallo scontro esce vivo ma ferito, anche nell’animo. Si sente umiliato: la tigre non l’ha forse ritenuto neppure degno di essere ucciso. Da questo momento la sua caccia diventa una questione del tutto personale, che prevede l’utilizzo di ogni strumento.L’autore di La verità sul caso Harry Quebert ci regala un’altra storia ricca di echi culturali e di colpi di scena, una storia giocata interamente sul filo del rasoio di una suspence quasi insostenibile.
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