Un libro feroce, ironico, scandaloso. Se i bambini potessero leggerlo porterebbero in trionfo Stefano Benzoni. Sono troppi gli adulti incompetenti che vogliono costringerli a divertirsi: loro preferirebbero giocare. Gustavo Pietropolli Charmet
Spesso si dimentica, scrive Benzoni, «di spiegare che il mestiere di genitori ha a che fare con la sconfitta, con la perdita, con la mancanza e con l'incertezza». Spesso si dimentica, qui si ricorda ed è un sollievo, una liberazione, un inizio nuovo. Ho amato questo libro per la sua durezza e la sua purezza, per la totale assenza di ipocrisia, per la commovente ruvida adesione al punto di vista di quelle persone piccole che sono i bambini. Per la capacità di uscire dalle scarpe numero 26 e di restituire alla scena lo sguardo reciproco, lo sguardo adulto. Le frasi che ho sottolineato sono troppe, le parole cerchiate decine e decine. Concita De Gregorio, "la Repubblica"