Tra il 1942 e il 1943, in piena Seconda guerra mondiale, Giorgio Scerbanenco collaborò con il «Corriere della Sera», pubblicando quasi quaranta racconti e due romanzi a puntate. Uno dei racconti, Lingua morta, qui riproposto per la prima volta in ebook, rimase inedito. Forse perché si svolge in un cimitero molto particolare dove, accompagnato da una sorta di “Virgilio” tra lapidi e obelischi il narratore si imbatte nelle tombe di quello che fu il verbo mussoliniano, ormai divenuto cenere: «Qui giace il Vibrante entusiasmo», formuletta magica di tante veline giornalistiche, laggiù c’è, ormai decomposto, un «Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi», e non mancano gli italianismi forzati come “tabarino” e in fondo al viale, il mausoleo del Voi... Un felice divertissement che, ritrovato molti anni dopo nell’Archivio del giornale, non ha perso nulla della sua forza satirica e della sua inquietante capacità di interpretare il presente con la stessa lucidità con cui illustra il passato. Il racconto, tratto dal volume Racconti e romanzi per il «Corriere» edito dalla Fondazione «Corriere della Sera» è seguito da una postfazione di cesare Fiumi che contestualizza e illumina la qualità del lavoro di questo grande autore.
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