Quante volte al giorno usiamo la parola “sì”? Quanti di noi sanno che si tratta di un termine fondamentale per la storia della nostra lingua, da quando Dante battezzò l’italiano la “lingua del sì”? E quanti conoscono la storia di “darsena”, “magazzino” e di tutti gli altri arabismi presenti nell’italiano? Anche se spesso non ce ne rendiamo conto, la lingua che usiamo ogni giorno è il frutto di un lungo percorso ricco di sorprese e di conferme. In questo libro il linguista Gian Luigi Beccaria ci guida attraverso le 100 parole – da “retorica” a “mercante”, da “umanista” a “romantico”, da “ciao” a “caffè”, da “mafioso” a “azienda” – che hanno fatto dell’italiano e degli italiani quello che sono oggi.
È un affascinante viaggio nella nostra lingua, ma anche una storia delle idee che, nel corso dei secoli, intorno ad alcune parole si sono consolidate e diffuse, diventando il “materiale mentale” degli uomini e della loro epoca. Perché, come ci ricorda Beccaria, “un insieme di parole contribuisce a sistemare il modo di pensare e percepire la realtà. È un mosaico che descrive simultaneità, incroci e convergenze, ricostruendo l’universo intellettuale di una generazione”.
È un affascinante viaggio nella nostra lingua, ma anche una storia delle idee che, nel corso dei secoli, intorno ad alcune parole si sono consolidate e diffuse, diventando il “materiale mentale” degli uomini e della loro epoca. Perché, come ci ricorda Beccaria, “un insieme di parole contribuisce a sistemare il modo di pensare e percepire la realtà. È un mosaico che descrive simultaneità, incroci e convergenze, ricostruendo l’universo intellettuale di una generazione”.