Hagerwelle, per quasi cinquant'anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, è stato un fantasma. La Germania ne negava l’esistenza, non ve ne era traccia su cartine geografiche, né documenti ufficiali. Solamente negli occhi, nella testa e nel cuore di 10 persone nel mondo, quei pochi sopravvissuti all’inferno, restava nitido il ricordo dei soprusi, della fame, del dolore, della morte che aveva rappresentato quel campo. Antonio Marenzi, il protagonista di questa storia, è l’unico italiano tornato vivo da quel posto e anche l’unico fortemente determinato a testimoniarne l’esistenza e a raccontarne le atrocità. Ha sopportato una battaglia legale durata più di venti anni, ma ha ottenuto che la verità venisse a galla. E la verità, è che Hagerwelle è stato un campo di prigionia dei più terribili che la Germania avesse creato. Lo schiavo di Hitler è la sua storia. Una terribile storia vera.
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