Lhasa, 1959: durante la movimentata fuga del Dalai Lama viene rubata la statua di un Buddha in oro e pietre preziose. Un tesoro dal valore inestimabile, poiché simbolo stesso del Tibet libero, ma ancor più per gli antichi documenti che cela al proprio interno. Macao, oggi: nel porto della città cinese arriva un mercantile in disarmo, l’Oregon, per caricare dei fuochi d’artificio. Si tratta in realtà di una nave all’avanguardia, che sotto un guscio arrugginito e fatiscente nasconde vere e proprie meraviglie della tecnologia. L’equipaggio, agli ordini dell’enigmatico capitano Cabrillo, a metà fra il pirata e l’avventuriero, è formato da uomini e donne altamente addestrati, quasi tutti provenienti dai corpi speciali dell’esercito americano. Una squadra di mercenari eccezionale quanto la missione che le è stata affidata: recuperare la statua, riapparsa nelle mani di un oscuro collezionista, e riportarla nel suo luogo d’origine, per onorare la promessa fatta da un vecchio agente della CIA al padre spirituale dei tibetani. Ma soprattutto perché il contenuto della statua ha un ruolo chiave nei troppi interessi in gioco sotto il gelido Tetto del mondo… Una missione impossibile, se alle difficoltà di attuazione del piano si unisce il fatto che gangster orientali, mercanti d’arte senza scrupoli, militari fanatici e persino un folle magnate dell’informatica hanno già messo gli occhi sul Buddha d’oro.
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