Manuale per innamorare principesse è un’opera prima poetica che rivela la padronanza tecnica e retorica del suo Autore, affinata durante decenni di lavoro critico e teorico. In questa raccolta, che segue lo sviluppo di un amore con tutte le sue alternanze, Paz Gago guida il lettore con mano ferma, guadagnandosi la sua complicità senza tuttavia rinunciare mai al distacco ironico introdotto dall’uso sapiente dello humor. Le diverse sezioni del libro si susseguono tracciando un percorso che va dalla passione delle poesie contenute in “Incontri” – dove conosciamo la coppia di amanti persi in un “istante di delirio amoroso” – alla rassegnazione della “Serie Postveneziana”, dove la città è ormai un “labirinto di chiamate perse, / senza risposta” e l’amante non è altro che uno “stupido sogno da principe” in dissolvenza, come si legge nell’ultima poesia, contenuta in una sezione dal titolo emblematico di “Disincontri”. L’antitesi, del resto, è uno dei procedimenti formali più sfruttati nella raccolta, per sottolineare quel “gioco permanente di contraddizione tra momento d’amore e momenti di fuga” che, come ci ricorda Giuliano Soria nella sua introduzione al volume, altro non è che “l’eterna contraddizione dell’amore”.
Le poesie che compongono Manuale per innamorare principesse sono dunque, in sintesi, i frammenti di un discorso amoroso che costituisce, nelle parole di Luis García Jambrina nella sua prefazione al volume, “il frutto scelto e sublime di una poesia dove convergono con naturalezza la ricerca di stile e la volontà di comunicare con il lettore”, dando forma e voce a emozioni di portata universale.
José María Paz Gago è professore ordinario di Teoria della Letteratura e di Letteratura Comparata presso l’Università de La Coruña, in Spagna. Dottore in Filologia Ispanica dell’Università di Oviedo, è stato Visiting Professor presso le Università della California-Santa Barbara, di Nancy in Francia, di Porto Alegre in Brasile e di Venezia. Presidente dell’Associazione Spagnola di Semiotica e Segretario Generale della International Association for Semiotic Studies.
Premio Giornalistico Pérez Lugín, Premio “Cantata Torre de Hércules” della Excelentísima Diputación de A Coruña e vincitore dei Juegos florales de La Coruña 2004.
È membro del Comitato di Redazione delle riviste: “DeSignis” (Parigi), “Semiótica” (Indiana), “Art teatral” (Valenza), “Rythmica” (Siviglia), “Citania” (Santiago del Cile), “Signa” (Madrid) e “Quaderni Ibero Americani” (Torino), inoltre dirige la rivista “La Tribuna, Cuadernos de estudios de la Casa Museo Emilia Pardo Bazán”.
Autore di più di un centinaio di articoli e di una decina di libri, tra cui emergono La estilística (Madrid, Síntesis, 1993); l’ampio studio Semiótica del Quijote; Teoría y práctica de la ficción narrativa (Amsterdam y Atlanta, Rodopi, 1995), La recepción del poema; e per concludere Pragmática del texto lírico (Kassel, Reichenberger, 1999).
Per quanto riguarda la poesia, le diverse traduzioni del Manuale per innamorare principesse hanno avuto successo, in modo particolare quelle in rumeno, macedone, francese, lettone e arabo (Premio Interna-zionale Cartagine per la Poesia). L’ultima raccolta di poesie, Guía de lugares inexistentes, (Madrid, Pigmalión, 2011) è presente in molte antologie, ed è stata pubblicata, sempre nel 2011, nella versione francese (Parigi, ed. L’Harmattan).
Le poesie che compongono Manuale per innamorare principesse sono dunque, in sintesi, i frammenti di un discorso amoroso che costituisce, nelle parole di Luis García Jambrina nella sua prefazione al volume, “il frutto scelto e sublime di una poesia dove convergono con naturalezza la ricerca di stile e la volontà di comunicare con il lettore”, dando forma e voce a emozioni di portata universale.
José María Paz Gago è professore ordinario di Teoria della Letteratura e di Letteratura Comparata presso l’Università de La Coruña, in Spagna. Dottore in Filologia Ispanica dell’Università di Oviedo, è stato Visiting Professor presso le Università della California-Santa Barbara, di Nancy in Francia, di Porto Alegre in Brasile e di Venezia. Presidente dell’Associazione Spagnola di Semiotica e Segretario Generale della International Association for Semiotic Studies.
Premio Giornalistico Pérez Lugín, Premio “Cantata Torre de Hércules” della Excelentísima Diputación de A Coruña e vincitore dei Juegos florales de La Coruña 2004.
È membro del Comitato di Redazione delle riviste: “DeSignis” (Parigi), “Semiótica” (Indiana), “Art teatral” (Valenza), “Rythmica” (Siviglia), “Citania” (Santiago del Cile), “Signa” (Madrid) e “Quaderni Ibero Americani” (Torino), inoltre dirige la rivista “La Tribuna, Cuadernos de estudios de la Casa Museo Emilia Pardo Bazán”.
Autore di più di un centinaio di articoli e di una decina di libri, tra cui emergono La estilística (Madrid, Síntesis, 1993); l’ampio studio Semiótica del Quijote; Teoría y práctica de la ficción narrativa (Amsterdam y Atlanta, Rodopi, 1995), La recepción del poema; e per concludere Pragmática del texto lírico (Kassel, Reichenberger, 1999).
Per quanto riguarda la poesia, le diverse traduzioni del Manuale per innamorare principesse hanno avuto successo, in modo particolare quelle in rumeno, macedone, francese, lettone e arabo (Premio Interna-zionale Cartagine per la Poesia). L’ultima raccolta di poesie, Guía de lugares inexistentes, (Madrid, Pigmalión, 2011) è presente in molte antologie, ed è stata pubblicata, sempre nel 2011, nella versione francese (Parigi, ed. L’Harmattan).