Le Memorie di Caterina II sono state pubblicate per la prima volta nel 1856 a Londra, grazie a una copia sfuggita alla cura dei suoi eredi che le giudicavano compromettenti. La vicenda di Sofia d’Anhalt-Zerbst, chiamata da un singolare destino a divenire l’imperatrice Caterina II di Russia, è tra le più singolari e affascinanti del XVIII secolo. La personalità di Caterina, che quindicenne viene chiamata alla corte dell’imperatrice Elisabetta, figlia di Pietro il Grande, per divenire sposa dell’erede designato, Ulrico Pietro di Holstein, si svela in queste pagine, scritte ad anni di distanza, che ci riportano anche uno straordinario affresco della vita di corte. Una corte, quella di Russia, dominata più di ogni altra dagli intrighi, dalle fazioni, dai favoriti di turno e dalla corruzione. L’amica di Voltaire e degli enciclopedisti negò allo stesso Diderot di aver mai scritto un diario: per fortuna mentiva.
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