Amato e discusso in ogni fase della vita, Joseph Ratzinger è stato uno dei grandi protagonisti della seconda metà del Novecento e della svolta del millennio. Nato in Germania nel 1927, la sua vita venne segnata dall'ascesa del nazismo, dalla guerra, dal comunismo, come quella di Giovanni Paolo II che, dopo la sua sorprendente elezione, lo volle insistentemente al suo fianco.
Eletto a sua volta papa nel 2005, Ratzinger decise di chiamarsi Benedetto XVI a indicare la scelta per Dio, la via della pace operosa nel rispetto degli uomini e del creato. Alla Chiesa, colpita dagli scandali sessuali e finanziari, propose un percorso di purificazione; all'Europa suggerì ripetutamente di valorizzare le radici cristiane; alle religioni domandò un atteggiamento di dialogo al servizio dei popoli e delle nuove urgenze dell'umanità.
Da molti non compreso, nel 2013 Benedetto XVI stupì il mondo con le dimissioni dal papato, un gesto clamoroso che a tanti sembrò il segno del tramonto del cattolicesimo. Era, al contrario, il seme sotto la neve, il passaggio obbligato per aprire la Chiesa a una dimensione più universale, a un rinnovamento cui sta lavorando il suo successore, Francesco.
Elio Guerriero, che da molti anni ha un rapporto di consuetudine con il papa emerito, ha tracciato un ritratto a tutto tondo del pensatore e uomo di Chiesa che molti hanno appreso ad amare e rispettare dopo le sue dimissioni.
Una biografia di grande interesse sia per i credenti che per i laici desiderosi di comprendere l'appassionato difensore di Dio e degli uomini, un pensatore tanto originale quanto frainteso. L'opera è arricchita da una prefazione di papa Francesco e da una significativa intervista rilasciata all'autore dal papa emerito, nella quale per la prima volta Ratzinger parla delle sue dimissioni e del rapporto con il successore.