«Un thriller psicologico dove niente è come sembra, un labirinto mentale dove ogni passo è la mossa di una partita a scacchi».
El Mundo
«Federico Axat, discepolo di Stephen King, ha rinnovato il thriller psicologico».
La Vanguardia
«Il libro su cui Hollywood sta scommettendo».
La Razòn
Ted McKay ha una vita apparentemente perfetta: è ricco, ha una moglie che lo ama e due figlie adorabili. Ed è a un solo passo dalla morte.
Seduto alla scrivania dello studio, Ted ha in mano una pistola. Il coraggio di un attimo e tutto sarà finito.
Ma proprio quando sta per premere il grilletto viene interrotto da un insistente scampanellio alla porta di casa. Nessuno sa che si trova lì, nessuno sa cosa sta per fare.
Eppure, adesso che apre gli occhi e abbassa lo sguardo, vede un biglietto sul tavolo. Una nota scritta da lui stesso, ma della quale non si ricorda affatto. Poche parole: «Apri la porta, è la tua ultima via d’uscita».
Ted appoggia la pistola sul tavolo. Va ad aprire. E inizia l’immersione nell’incubo.
L’uomo alla porta si chiama Justin Lynch e sembra sapere un sacco di cose sul suo conto, sa addirittura cosa stava per fare. Anzi, è proprio quello il motivo per cui è lì: ha una soluzione per lui. Invece di suicidarsi, con tutto il carico di dolore che rimarrebbe a gravare sulla sua famiglia, Ted deve compiere un assassinio. E qualcun altro, a tempo debito, farà di lui la vittima di un omicidio e non un suicida.
È così che Ted McKay diventa un altro da uccidere…
Ma è così, anche, che inizia un gioco macabro, fatto di illusioni e di manipolazioni, in un vortice che trascina Ted sempre più nel cuore dell’abisso...
Un romanzo innovativo e geniale, capace di ridefinire il concetto di thriller.
El Mundo
«Federico Axat, discepolo di Stephen King, ha rinnovato il thriller psicologico».
La Vanguardia
«Il libro su cui Hollywood sta scommettendo».
La Razòn
Ted McKay ha una vita apparentemente perfetta: è ricco, ha una moglie che lo ama e due figlie adorabili. Ed è a un solo passo dalla morte.
Seduto alla scrivania dello studio, Ted ha in mano una pistola. Il coraggio di un attimo e tutto sarà finito.
Ma proprio quando sta per premere il grilletto viene interrotto da un insistente scampanellio alla porta di casa. Nessuno sa che si trova lì, nessuno sa cosa sta per fare.
Eppure, adesso che apre gli occhi e abbassa lo sguardo, vede un biglietto sul tavolo. Una nota scritta da lui stesso, ma della quale non si ricorda affatto. Poche parole: «Apri la porta, è la tua ultima via d’uscita».
Ted appoggia la pistola sul tavolo. Va ad aprire. E inizia l’immersione nell’incubo.
L’uomo alla porta si chiama Justin Lynch e sembra sapere un sacco di cose sul suo conto, sa addirittura cosa stava per fare. Anzi, è proprio quello il motivo per cui è lì: ha una soluzione per lui. Invece di suicidarsi, con tutto il carico di dolore che rimarrebbe a gravare sulla sua famiglia, Ted deve compiere un assassinio. E qualcun altro, a tempo debito, farà di lui la vittima di un omicidio e non un suicida.
È così che Ted McKay diventa un altro da uccidere…
Ma è così, anche, che inizia un gioco macabro, fatto di illusioni e di manipolazioni, in un vortice che trascina Ted sempre più nel cuore dell’abisso...
Un romanzo innovativo e geniale, capace di ridefinire il concetto di thriller.