Viaggiare è sempre stato per Tiziano Terzani un modo di vivere e così, quando gli viene annunciato che la sua vita è ora in pericolo, mettersi in viaggio alla ricerca di una soluzione è la sua risposta istintiva. Solo che questo è un viaggio diverso da tutti gli altri, e anche il più difficile perché ogni passo, ogni scelta – a volte fra ragione e follia, fra scienza e magia – ha a che fare con la sua sopravvivenza. Strada facendo prende appunti. Da una lunga permanenza a New York e poi in un centro «alternativo» della California nasce un ritratto inquietante dell’America. Da un lungo girovagare per l’India, compresi tre mesi passati da semplice novizio in un ashram, sempre in cerca di qualcosa o qualcuno che possa aiutarlo, Terzani arriva ad una visione di quel che di più profondo questo paese ha da offrire all’uomo: la sua spiritualità.
Ogni cultura ha il suo modo di affrontare i problemi umani, specie quelli della malattia e del dolore. Così, dopo essersi interessato all’omeopatia, Terzani si rivolge alle culture d’Oriente sperimentando sulla propria pelle le loro soluzioni, siano esse strane diete, pozioni di erbe o canti sacri. Medicina tibetana, cinese, ayurveda, qi gong, reiki, yoga e pranoterapia sono fra le sue tappe. Alla fine il viaggio esterno alla ricerca di una cura si trasforma in un viaggio interiore, il viaggio di ritorno alle radici divine dell’uomo. L’incontro casuale con un vecchio saggio nell’Himalaya – casuale certo no, perché niente, mai, succede per caso nelle nostre vite – segna la fine del cammino. Nel silenzio di una grandiosa natura, Terzani arriva alla conclusione che si tratta soprattutto di essere in armonia con l’universo e con se stessi; che si tratta di saper guardare il cielo ed essere una nuvola, che si tratta di «sentire la melodia».
La cura di tutte le cure è quella di cambiare punto di vista, di cambiare se stessi e con questa rivoluzione interiore dare il proprio contributo alla speranza in un mondo migliore.
Tutto il resto inutile? Niente affatto. Tutto serve, la mente gioca un enorme ruolo nelle nostre vite, i miracoli esistono, ma ognuno deve essere l’artefice del proprio.
Un libro sull’America, un libro sull’India, un libro sulla medicina classica e quella alternativa, un libro sulla ricerca della propria identità. Tanti libri in uno: un libro leggero e sorridente, un libro su quel che non va nelle nostre vite di donne e uomini moderni e su quel che è ancora splendido nell’universo fuori e dentro tutti noi.
Ogni cultura ha il suo modo di affrontare i problemi umani, specie quelli della malattia e del dolore. Così, dopo essersi interessato all’omeopatia, Terzani si rivolge alle culture d’Oriente sperimentando sulla propria pelle le loro soluzioni, siano esse strane diete, pozioni di erbe o canti sacri. Medicina tibetana, cinese, ayurveda, qi gong, reiki, yoga e pranoterapia sono fra le sue tappe. Alla fine il viaggio esterno alla ricerca di una cura si trasforma in un viaggio interiore, il viaggio di ritorno alle radici divine dell’uomo. L’incontro casuale con un vecchio saggio nell’Himalaya – casuale certo no, perché niente, mai, succede per caso nelle nostre vite – segna la fine del cammino. Nel silenzio di una grandiosa natura, Terzani arriva alla conclusione che si tratta soprattutto di essere in armonia con l’universo e con se stessi; che si tratta di saper guardare il cielo ed essere una nuvola, che si tratta di «sentire la melodia».
La cura di tutte le cure è quella di cambiare punto di vista, di cambiare se stessi e con questa rivoluzione interiore dare il proprio contributo alla speranza in un mondo migliore.
Tutto il resto inutile? Niente affatto. Tutto serve, la mente gioca un enorme ruolo nelle nostre vite, i miracoli esistono, ma ognuno deve essere l’artefice del proprio.
Un libro sull’America, un libro sull’India, un libro sulla medicina classica e quella alternativa, un libro sulla ricerca della propria identità. Tanti libri in uno: un libro leggero e sorridente, un libro su quel che non va nelle nostre vite di donne e uomini moderni e su quel che è ancora splendido nell’universo fuori e dentro tutti noi.